Escursione al centro della "vallata delle grandi pietre": Pietracappa
Pietracappa colpisce sia per la sua dimensione sia per la fitta vegetazione in cui è incastonato: eriche, lentisco, mirto, corbezzolo, castagno, lecci, cespugli di menta e di origano.
L'imponente monolite occupa circa 4 ettari di terreno e si erge per oltre 100 mt.
Il punto di partenza di questo sentiero ad anello è il paesino di Natile.
Arrivando agli Eremi di San Pietro è possibile scorgere queste piccole cavità scavate dai monaci basilani per praticare la preghiera. Il ricovero di San Pietro è molto suggestivo perché sono visibili i giacigli utilizzati per il riposo.
Uno dei pochi simboli di antropizzazione "recente" del luogo risale al periodo bizantino: in località San Giorgio si possono visitare i ruderi di una chiesetta bizantina.
Da qui si scorge sulla sinistra Pietra tonda; davanti a sè, il camminatore trova l'immensa Pietracappa.
L'origine geologica della roccia è sedimentaria poligenica, composta cioè da ciottoli di varia natura.
Da qui il percorso si svolge all'inverso, e consente di vedere totalmente la sagoma di Pietracappa avvolta dalla vegetazione.
Salire sul monolite è sconsigliato per scarsità di punti di appoggio ma ci si può avvicinare al monolite salendo su una roccia più piccola dalla quale gli appassionati possono praticare birdwatching.
Se vi trovate in zona altri interessanti geositi si possono visionare nel comune di Roghudi.
Si tratta delle caldaie del latte e della Rocca del Drago; entrambe molto affascinanti per le leggende che le avvolgono seppur la loro origine rimanga tutt'oggi sconosciuta: secondo alcuni la loro forma è opera dell'uomo, secondo altri si tratta di rocce naturali.
Come raggiungerle: da Bova Marina si sale verso Bova superiore e superando il borgo si trovano le indicazioni turistiche.